mercoledì 12 gennaio 2011

Pedoni

Nella nostra vita quotidiana in mezzo ad umani ed animali di tutti i tipi incontriamo, nostro malgrado, anche una specie alquanto diffusa e notoriamente insidiosa per le coronarie dell’automobilista medio.

Si, lo avrete di certo capito, il soggetto è quello che state pensando mentre divaricate le narici a mò di toro, si si….proprio lui….. IL PEDONE.

Appartenenti alla specie del pedone vi sono due sottocategorie principali ugualmente pericolose ed infide che andrò per sommi capi ad elencare:

A) Arrogans: questo tipo si contraddistingue dall’andatura decisa e sprezzante del pericolo in ogni sua forma, sia esso auto, moto o camion. Sfida il guidatore impadronendosi in maniera maleducata delle strisce pedonali. Impegna la strada all’ultimissimo momento, quando siete ormai certi che non si muoverà, a 5 metri scarsi di distanza, con fare sicuro, guardandovi dritto nel parabrezza, con aria di quello che sta pensando “Dai…coraggio prova a non fermarti !! Così vedi che sono cazzi tuoi…sai che danno ti faccio alla macchina e non parliamo di quello che mi faccio pagare dalla tua assicurazione…mi ci vado in vacanza un anno alle Bermuda!” E mentre voi vi aggrappate spasmodicamente a qualsiasi cosa possa farvi frenare o anche solo rallentare l’andatura, (freni, freno a mano, retromarcia, ombrello, tacchi delle scarpe, ancorotto del gommone, picchetti da campeggio) lui, il bastardo, che fa ? Ma si ferma ovvio !! E studia quella vostra aria impanicata che si dibatte dietro il vetro dell’auto, il colorito che sfiorisce in un grigio plumbeo, i denti che si serrano fino a farvi saltare le capsule, i capelli drizzati dallo spavento, con l’espressione che muta in curiosità interessata come per dire “Ma…starà male ?”. In genere questo esemplare ha sempre dalla sua una dose di sorte invidiabile pertanto, nel 90 % dei casi, porta a casa la pellaccia mentre vi fa perdere sei mesi di vita per esservi riusciti a fermare a 3 micron dalle sue gambe e avendo bruciato 4 kg di pneumatico in un metro. Caratteristica di contorno non ancora scientificamente compresa: ha sempre nei dintorni una serie di almeno 3 o 4 persone che inveiscono contro di voi cercando di consolare lui !! E mentre vi riprendete dall’extrasistole quello è già volato via dall’altra parte della strada lasciandovi nemmeno il tempo e la soddisfazione di ruggirgli un vaffanculo dal profondo dell’animo. Infame.

B) Fetens: questa sottospecie, pur avendo lo stesso tempismo d’attraversamento della precedente, si differenzia da questa per l’incedere incerto della serie “un passo avanti e mezzo indietro”. Soprattutto non vi guarda, vagola in un mondo parallelo, guarda un punto lontano oltre la strada. Opera finte di maradoniana memoria che spiazzerebbero il più navigato degli Zamora. Quindi il vostro comportamento reattivo è di tensione e distensione repentina e ripetuta. Non ci capite più una fava, alternate freno ad acceleratore, scalate e ripartite almeno 30 volte nell’arco di un millisecondo. Ed è tutto merito suo!! Perché è lui che, da fermo, ha cambiato idea 6 volte (si è ricordato del giornale che ha lasciato in ufficio, del burro che non ha comperato, però piove, ma no che fa bello, ma che scarpe ho messo oggi, ah si stanno bene) e vi ha cortocircuitato i neuroni creando fuochi artificiali con rossiniano crescendo. C’è da dire che l’aspetto “sorte” in questo soggetto è alquanto scarso, di conseguenza viene spesso appiattito sul selciato nelle forme più curiose ed originali.

Dannoso.

Se qualcuno avesse “identificato” nuove sottocategorie sia così gentile da segnalarle, sarà un piacere approfondirne le caratteristiche.

Nessun commento:

Posta un commento