domenica 24 aprile 2016

23.04.2016

e non vai via nemmeno per un attimo.
ti trovo nelle mie carte sparse, nel fondo del caffè del mattino, dietro ogni angolo girato mi aspetto di vederti venirmi incontro. e tutto passerebbe, tutto, tutto ricomincerebbe come se non si fosse mai interrotto. semplicemente ricominciare a camminare uno a fianco all'altro. sorrido e riesco a sentire la sensazione della tua mano stretta nella mia, il tuo respiro, e cerco i tuoi occhi attorno nei visi delle persone che sfilano anonime lungo queste strade. come se fosse possibile il tuo materializzarsi qui. La tua voce è nel silenzio delle mie notti senza sonno, nei miei risvegli troppo soli e troppo tranquilli senza il tuo odore addosso. scappare inseguendo un ragionamento logico non ti strappa alla mia mente, che continua ad aspettarti come il primo giorno, come il primo addio, e ogni volta ancora, e tutte quelle che ancora non conosce e nè forse vedrà mai pur attendendole. non ci posso ragionare contro, perdo ogni volta che ci provo, e in realtà non ci provo, è solo che mi mento e ogni volta mi scopro da solo in questo bluff. rido delle mie frasi definitive, sputate a pezzi nel vuoto della tua assenza. gli anni mi lasciano intatte le emozioni di te. questa inarrestabile corsa alla tua ricerca non si quieta mai e la percorro di continuo, nei miei pomeriggi di sale e mare troppo grande, nelle raffiche di vento che non mi portano il tuo profumo. e la dentro, in quell'angolo di spazio profondo vivono ancora quei due noi. senza arrendermi li coccolo con cura contro il mondo che mi racconta che non ci sei. un nuovo mondo e una nuova vita non sono abbastanza, non ci sono se non te li posso raccontare, se non ti ci avvolgo dentro con me. mi mancano i tuoi silenzi rumorosi, i tuoi passi dietro di me, le tue critiche, le tue paure e le tue bugie.

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